Contesto e obiettivi del Conto Termico 3.0
Il Conto Termico è uno strumento di incentivazione statale, gestito dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), che mira a sostenere interventi di piccole e medie dimensioni volti all’efficienza energetica degli edifici esistenti e alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
La versione attuale, denominata “3.0”, costituisce un’evoluzione del precedente sistema (“2.0”) e risponde a esigenze mutate nel tempo: aumento dei costi delle tecnologie, avanzo tecnologico, integrazione con energie rinnovabili, ampliamento della platea beneficiaria, esigenza di semplificazione e maggiore efficacia.
In particolare, con il decreto approvato – lo schema è stato pubblicato in consultazione e poi definitivamente adottato – si sono fissati limiti annuali di spesa (900 milioni di euro secondo lo schema) e nuove modalità operative.
L’obiettivo è duplice: da un lato, dare impulso concreto alle rinnovabili termiche e all’efficienza nei segmenti edilizi e impiantistici; dall’altro, contribuire agli obiettivi nazionali di decarbonizzazione, riduzione del consumo di combustibili fossili e aumento dell’efficienza energetica del parco edilizio.
In sintesi: il Conto Termico 3.0 vuole essere uno strumento semplice, più efficace, più accessibile e più ampio rispetto alle versioni precedenti.
2. Beneficiari e soggetti ammessi
Un elemento chiave della versione 3.0 è l’ampliamento della platea dei soggetti che possono accedere all’incentivo e delle tipologie di edifici/interventi.
Ecco i principali beneficiari:
2.1 Pubbliche Amministrazioni (PA)
Le amministrazioni pubbliche, enti locali, scuole, ospedali, strutture sanitarie rientrano tra i soggetti primari. Per queste è previsto – in alcuni casi – un contributo fino al 100% della spesa ammissibile.
Inoltre, per le PA è prevista la prenotazione dell’incentivo (cioè richiesta prima della realizzazione dell’intervento) in alcuni casi, facilitando la programmazione.
2.2 Privati, imprese e condomìni
La versione 3.0 prevede anche l’accesso per soggetti privati (cittadini), imprese, condomìni. Soprattutto per gli edifici residenziali (ad uso abitativo) e per edifici non residenziali del settore terziario/commerciale.
2.3 Enti del Terzo Settore, Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e autoconsumo collettivo
Una novità significativa è l’inclusione – nella platea beneficiaria – degli enti del Terzo Settore equiparati alle PA (se non svolgono attività di carattere economico) e delle configurazioni di autoconsumo collettivo / comunità energetiche rinnovabili (CER) come soggetti ammessi.
2.4 Edifici non residenziali – terziario
Anche gli edifici privati non residenziali (uffici, alberghi, negozi, capannoni, strutture sanitarie private) sono oggetto della 3.0, con interventi specifici ammessi per la riqualificazione energetica del terziario.
Grazie a queste previsioni, il raggio d’azione dello strumento si amplia significativamente rispetto alle versioni precedenti, offrendo nuove opportunità per imprese, enti, professionisti e cittadini.
3. Interventi incentivabili: cosa copre il Conto Termico 3.0
Un’altra caratteristica centrale è l’ampliamento delle tipologie di interventi ammissibili. Analizziamo per categorie:
3.1 Interventi di efficienza energetica degli edifici
Per edifici esistenti sono previsti interventi quali:
- Isolamento termico delle superfici opache (pareti esterne, coperture, solai contro terra o ambienti non climatizzati).
- Sostituzione di infissi/serramenti con valore di trasmittanza termica inferiore ai limiti normativi.
- Installazione di schermature solari, luci ad alta efficienza, sistemi di contabilizzazione e building automation.
- Sostituzione di impianti di climatizzazione obsoleti (es. caldaie tradizionali) con soluzioni ad alta efficienza.
Queste misure sono particolarmente rilevanti per immobili terziari (non residenziali) ma anche per residenze.
3.2 Produzione di energia termica da fonti rinnovabili
Sono incentivati anche impianti quali:
- Pompe di calore (elettriche, geotermiche) ad alta efficienza.
- Caldaie e stufe a biomassa di classe elevata.
- Impianti solari termici, magari combinati con altri sistemi.
- Impianti ibridi (es. combinazione caldaia + pompa di calore) o sistemi con accumulo e fotovoltaico abbinato. Una novità è che la 3.0 apre all’installazione di fotovoltaico con sistemi di accumulo e colonnine di ricarica per veicoli elettrici, solo se abbinati alla sostituzione dell’impianto termico con pompa di calore.
3.3 Edifici del settore terziario: interventi specifici
Per gli edifici non residenziali del terziario sono previste ulteriori opzioni:
- Interventi sull’involucro edilizio (isolamento, infissi) anche per edifici commerciali, uffici, alberghi.
- Building automation, sistemi di gestione energetica (BEMS), sensoristica e regolazione degli impianti.
- Illuminazione ad alta efficienza, join-incentivi per impianti termici e impianti rinnovabili.
3.4 Costi ammissibili e modalità dell’incentivo
Importante: gli interventi devono rispettare determinati costi massimi ammissibili, valori di incentivo predefiniti, criteri tecnici (es. trasmittanza minima, prestazioni minime degli impianti ecc.).
L’incentivo è un contributo a fondo perduto (non una detrazione fiscale) erogato direttamente dal GSE.
In alcuni casi, per importi modesti, è prevista l’erogazione in unica soluzione; per importi maggiori, l’incentivo può essere erogato in rate annuali costanti per 2 o 5 anni.
4. Vantaggi e massimali
4.1 Percentuali di incentivo
La 3.0 prevede percentuali variabili sulla spesa ammissibile: in media tra il 40% e 65%, con possibilità di arrivare al 100% per edifici pubblici in piccoli comuni o strutture sanitarie.
Ad esempio: interventi di sostituzione impianto con pompa di calore, caldaia a biomassa o solare termico possono essere incentivati fino al 65%.
4.2 Limiti di spesa, budget e massimali
Lo schema del decreto prevede un limite di spesa annua per il meccanismo di circa 900 milioni di euro, suddivisi in circa 400 milioni per le PA e 500 milioni per privati/altro.
I massimali di spesa per intervento sono definiti in €/m² o €/kW a seconda della tecnologia; ad esempio per edifici non residenziali la sostituzione di serramenti potrà avere un massimale fino a 800 €/m² (massimo 500.000 €) secondo le bozze.
4.3 Durata dell’incentivo e modalità di erogazione
Le erogazioni possono avvenire:
- In una unica soluzione, se l’importo è sotto una soglia (es. 5.000 €)
- In rate annuali costanti per 2 o 5 anni, a seconda della tecnologia/intervento.
4.4 Vantaggi generali
- Liquidità diretta (non detrazione fiscale spalmata).
- Accesso più semplice e platea ampliata.
- Possibilità per imprese e terziario di intervenire efficacemente sull’efficienza energetica.
- Supporto all’obiettivo di risparmio energetico, riduzione bollette e minori emissioni.
5. Tempistiche, entrata in vigore e stato attuativo
5.1 Iter normativo
La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del testo definitivo è avvenuta il 26 settembre 2025.
Ai sensi del dispositivo, entrerà in vigore novanta giorni dopo la pubblicazione, cioè verso fine dicembre 2025.
5.2 Fino all’entrata in vigore
Fino alla data di entrata in vigore del 3.0, continuerà ad applicarsi il regime precedente (il Conto Termico 2.0) per gli interventi che rispettano la normativa antecedente.
5.3 Cosa fare ora
Dato che siamo nel periodo di transizione, è importante:
- monitorare la pubblicazione dei “Regolamenti applicativi” del GSE (schede tecniche, modulistica aggiornata).
- Considerare che gli interventi già avviati o conclusi prima dell’entrata in vigore possono rientrare nel regime precedente.
- Prepararsi a raccogliere la documentazione, scegliere la tecnologia, avviare la diagnosi/relazione tecnica, così da essere pronti a presentare domanda appena aprirà la 3.0.
6. Strategie operative e consigli pratici
Per sfruttare al meglio il Conto Termico 3.0 e integrarlo nella consulenza energetica o in un’offerta impiantistica, ecco alcune strategie utili:
6.1 Analisi preliminare e diagnosi energetica
- Prima di tutto, effettuare una diagnosi energetica (APE, termografia, analisi consumi) per identificare le principali inefficienze. Questo aiuta a definire gli interventi prioritari.
- Verificare le caratteristiche dell’edificio (classe energetica, involucro, impianto termico) e identificare le tecnologie che meglio si prestano all’incentivo.
- Per imprese e terziario, valutare l’opportunità di interventi sull’involucro + impianto + automazione piuttosto che solo sostituzione d’impianto.
6.2 Ottimizzare la combinazione interventi
- Sfruttare la possibilità di abbinare impianto fotovoltaico con accumulo e colonnina di ricarica, se realizzato congiuntamente alla sostituzione impianto termico con pompa di calore (novità del 3.0) – ciò consente maggiori sinergie.
- Nei casi di edifici non residenziali, considerare interventi integrati: involucro + infissi + impianti + automazione. L’efficienza integrata porta a prestazioni migliori e spesso a maggior incentivo.
- Valutare il periodo di ritorno economico (pay-back) dell’intervento tenendo conto dell’incentivo, del risparmio energetico atteso e della vita utile dell’investimento. Il contributo del Conto Termico riduce significativamente l’onere iniziale.
6.3 Procedura di accesso e documentazione
- Registrarsi sul portale del GSE (PortalTermico), verificare le nuove schede e modulistica del 3.0 non appena pubblicate.
- Conservare e predisporre tutta la documentazione: fatture, schede tecniche, contratti (se ESCo), fotografie prima/dopo, attestato prestazione energetica (APE) o relazione tecnica asseverata. Nei casi di PA, anche diagnosi energetica e contratto di prestazione energetica (CPE). GSE
- Verificare se l’intervento richiede la modalità “prenotazione” (per le PA) oppure “accesso diretto” (privati/imprese).
- Attenzione alle tempistiche: l’incentivo va richiesto entro il termine previsto dalla normativa (tipicamente entro 60 giorni dalla fine lavori).
- Valutare la cumulabilità con altri incentivi: il Conto Termico non sempre è cumulabile con altri aiuti di stato oppure detrazioni fiscali, salvo alcune eccezioni.
6.4 Comunicazione e marketing per le imprese
Dal punto di vista di una impresa che vuole includere il contributo nei propri preventivi al cliente finale, come sconto in fattura attraverso il mandato irrevocabile, o come consulenza energetica – puoi sviluppare un’offerta “pacchetto Conto Termico 3.0”, che includa:
- Analisi preliminare gratuita (o a basso costo) per individuare la soluzione più idonea.
- Supporto completo per la pratica GSE: diagnosi energetica, relazione tecnica, moduli, upload documenti.
- Gestione dell’intervento con installatori partner (pompe di calore, isolamento, automazione).
- Calcolo del risparmio energetico e delle emissioni evitate come elemento di comunicazione.
- Contenuti informativi per il blog, newsletter e social media: “Conto Termico 3.0: come risparmiare fino al 65% (fino al 100%)”, “nuove regole fotovoltaico + accumulo + pompa di calore”, “edificio terziario: opportunità efficienza energetica”.
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6.5 Criticità e punti di attenzione
- Verificare la data di entrata in vigore: fino a quella data continuerà il regime precedente. Non avviare lavori pensando subito alle nuove regole se non ancora operative.
- Attenzione ai requisiti tecnici che saranno definiti nel regolamento: trasmittanze, prestazioni minime, certificazioni, norme. Un intervento non conforme può essere escluso.
- I massimali di spesa e contributo devono essere valutati attentamente: anche se la percentuale è favorevole, se la spesa massima ammissibile è limitata, occorre verificare che l’intervento sia dimensionato correttamente.
- Possibili ritardi nell’erogazione: sebbene l’obiettivo sia tempi rapidi (es. 60 giorni per importi piccoli) in pratica occorre prevedere margini.
- Valutare la cumulabilità con altri incentivi, in quanto sovrapposizioni o esclusioni possono complicare il progetto finanziario.
7. Perché conviene e quando conviene intervenire
7.1 Riduzione dei costi energetici
Ogni intervento supportato dal Conto Termico 3.0 consente di ridurre i consumi termici e/o elettrici (nel caso di pompe di calore abbinabili al fotovoltaico/accumulo) dell’edificio o impianto. Meno consumi = bollette più basse e minor impatto ambientale.
7.2 Aumento del valore dell’immobile e miglioramento del comfort
Investire nell’efficienza energetica innalza la classe energetica dell’immobile, ne migliora il comfort (più stabile termicamente, meno dispersioni) e potenzialmente ne accresce il valore di mercato.
7.3 Accesso a contributi a fondo perduto
A differenza delle classiche detrazioni fiscali (divise in 10 o 5 anni), il Conto Termico eroga contributi diretti sul conto corrente, semplificando la gestione e velocizzando il tempo di ritorno dell’investimento.
7.4 Tempismo: chi interviene prima, raccoglie di più
Dato che lo strumento ha un budget annuale definito, è importante intervenire con tempestività. Anche il tema delle tecnologie più efficienti e dei requisiti più ambiziosi rende strategico attivarsi fin da ora.
7.5 Allineamento agli obiettivi ESG, PNRR e sostenibilità
Per le imprese e le PA, dotarsi di immobili e impianti più efficienti significa rispondere alle richieste di sostenibilità ambientale, ridurre emissioni, allinearsi al PNIEC – Piano Nazionale Integrato Energia e Clima e aumentare la reputazione aziendale.
8. Il ruolo del consulente e dello studio tecnico/energetico
In qualità di consulente energetico o tecnico (come nel tuo caso, che lavori con impiantistica, transizione energetica, consulenza), il Conto Termico 3.0 offre un’opportunità concreta per ampliare la gamma dei servizi e inserirsi come “partner fuori dal fuoco” per clienti (privati, imprese, PA) che vogliono cogliere l’incentivo.
Ecco alcuni suggerimenti operativi:
- Offrire un audit energetico preliminare gratuito o a prezzo agevolato per individuare gli interventi idonei al Conto Termico 3.0.
- Preparare un pacchetto chiavi-in-mano: dimensionamento tecnico, GAP di efficienza, scelta della tecnologia, redazione della documentazione, presentazione della domanda al GSE, gestione dell’intervento, monitoraggio dei risultati.
- Far leva sulla combinazione tecnologia + incentivo (es. pompa di calore + fotovoltaico/accumulo) che è una novità della 3.0 e costituisce un elemento di differenziazione nei confronti della concorrenza.
- Comunicare bene i risultati attesi: consumi ridotti, emissioni evitate, tempi di ritorno, incremento del valore immobile. Dotare il cliente di numeri e rappresentazioni semplici.
- Tenere aggiornato il cliente su scadenze normative e stato di avanzamento del decreto: la versione 3.0 è operativa prossimamente, ma fino all’entrata in vigore vige la precedente. Anticipare può essere utile ma serve cautela.
- Preparare materiale informativo, guide, infografiche, newsletter per far capire al cliente che il Conto Termico 3.0 è una opportunità concreta, non solo uno slogan.
- Valutare sinergie con altri strumenti (es. Certificati Bianchi, Superbonus, Bonus Casa) se compatibili, oppure proporsi come interlocutore per aiutare il cliente a scegliere la migliore via.
9. Esempi pratici e casi-studio
Per dare concretezza all’articolo è utile tradurre con esempi numerici (che il lettore può adattare al proprio caso).
Esempio 1: Intervento su edificio residenziale
- Soggetto privato → abitazione unifamiliare
- Intervento: sostituzione caldaia tradizionale con pompa di calore ad alta efficienza + isolamento pareti esterne
- Spesa ammissibile: 30.000 €
- Incentivo: fino al 65% → circa 19.500 €
- Rimangono a carico: 10.500 €
- Tempo di ammortamento: considerando risparmio energetico annuale (es. 1.500 €/anno) → ~7 anni, ma con contributo il pay-back si riduce ulteriormente.
Questo intervento, grazie al Conto Termico 3.0, diventa molto più interessante e fattibile.
Esempio 2: Impresa con capannone terziario
- Edificio non residenziale, categoria D (capannone)
- Intervento: isolamento copertura + sostituzione infissi + installazione pompa di calore + sistema di automazione energetica
- Spesa ammissibile: 200.000 €
- Incentivo stimato: potenzialmente fino al 50-65% (a seconda dei singoli interventi) → stimiamo ~110.000 €
- Costo netto a carico azienda: ~90.000 €
- Beneficio: minore spesa energetica, miglior comfort, immagine green, possibile aumento valore immobile/complesso.
Questo tipo di intervento rappresenta una grande opportunità nell’ambito della transizione energetica industriale e del terziario.
10. Aspetti normativi, rischi e punti di attenzione
È fondamentale che il lettore comprenda anche le criticità e le regole da rispettare:
- Il decreto e le regole attuative (schede tecniche, modulistica) devono essere consultati nel dettaglio. La semplice percentuale d’incentivo non basta: servono requisiti tecnici, riferimenti normativi, criteri di ammissibilità.
- L’avvio dell’intervento prima della domanda può escludere l’accesso all’incentivo. Bisogna seguire la procedura corretta per evitare rigetti. GSE
- In presenza di più incentivi/agevolazioni potrebbe esserci incompatibilità o cumulabilità limitata. Verificare caso per caso.
- Anche se l’incentivo è favorito, se l’intervento è mal progettato o dimensionato in modo troppo ambizioso rispetto alle esigenze reali, il ritorno economico può allungarsi.
- Attenzione al budget annuale: lo strumento prevede un tetto di spesa complessiva; se si arriva a saturazione, gli interventi in ritardo possono dover attendere o non essere ammessi.
- Verificare che l’impresa/installatore sia qualificato, che le tecnologie siano conformi e che la documentazione sia predisposta con cura.
11. Implicazioni per il mondo dell’impiantistica, costruzioni e consulenza energetica
Dal tuo punto di vista — considerando che lavori con aziende di impianti, costruzione, efficienza energetica (vedi la tua esperienza in Verdeco Srl, partnership con installatori, Comunità Energetiche) — il Conto Termico 3.0 può rappresentare un volano importante.
Ecco alcuni ambiti su cui potresti focalizzarti:
- Installatori e imprese di impianti: proporre ai clienti pubblici e privati l’integrazione tra incentivi e nuove tecnologie (pompe di calore, ibridi, biomassa, accumulo, colonnine).
- Comunità energetiche e autoconsumo: grazie all’inclusione delle CER nella platea beneficiaria, potreste accompagnare la nascita di queste comunità e farle accedere all’incentivo.
- Consulenza energetica: offrire servizio completo per la riqualificazione energetica (audit, progetto, pratica GSE) e presentare il Conto Termico 3.0 come un’opportunità per le aziende della rete partner.
- Formazione e comunicazione: preparare seminari/webinar per amministratori di condominio, imprese installatrici, studi tecnici su come funziona concretamente il Conto Termico 3.0 e quali strategie adottare.
- Sinergia con altri strumenti: integrare la consulenza sul Conto Termico con altre misure (PNRR, fondi regionali, incentivi auto, bandi efficienza) per offrire pacchetti competitivi.
In conclusione, il Conto Termico 3.0 è una traccia concreta per la riqualificazione energetica degli edifici e degli impianti in Italia, con benefici sostanziali per cittadini, imprese, professionisti e PA.
La sua forza risiede nell’ampliamento dei beneficiari, nella semplificazione dell’accesso, nell’aumento delle percentuali di incentivo e nelle nuove tecnologie ammesse. Tuttavia, per sfruttarlo davvero bene, è necessaria una progettazione attenta, la conoscenza dei requisiti tecnico-normativi, e una strategia integrata che includa finanza, esecuzione tecnica e comunicazione.
Se stai pensando di intervenire — o se sei un installatore, un professionista o un’impresa che vuole sfruttare questa opportunità — ora è il momento per muoversi: le regole stanno

